Analisi onda T - Stratificazione rischio aritmico
In elettrocardiografia, l'onda T rappresenta una parte della ripolarizzazione dei ventricoli.
Le differenze nell’attività elettrica di cellule contigue creano le condizioni per un aumento della eterogeneità regionale del fenomeno della
ripolarizzazione, un fattore cruciale che contribuisce all'insorgenza di tachiaritmie ventricolari.
La moderna elaborazione dei segnali ECG è in grado di favorire la detezione di alternanza di onde T, che è la manifestazione
elettrocardiografica dell’eterogeneità del processo di ripolarizzazione ventricolare e che viene considerato un valido strumento
nella stratificazione del rischio di morte improvvisa.
Diviene pertanto possibile studiare la frequenza di comparsa di un’alternanza sporadica,
la sua durata media, la correlazione con altri indicatori (sforzo, attività, ecc.), fornendo pertanto importanti informazioni per una possibile
diagnosi di rischio di aritmie ventricolari severe.
L'esecuzione di tale esame non ha controindicazioni.
L'esecuzione di tale esame non espone a rischi.
L'esecuzione di tale esame non prevede norme di preparazione.
Al fine di migliorare l’adesione degli elettrodi alla pelle, nei pazienti di sesso maschile è consigliata la depilazione della parte anteriore del torace.
E' opportuno portare con sé tutta la documentazione medica relativa alla patologia in esame.
Tale esame viene condotto come un normale elettrocardiogramma a riposo (ECG) ed ha una durata di circa 20 minuti.
Al paziente, utilizzando un cavo schermato, vengono applicati 3 elettrodi sul torace posizionati secondo un sistema ortogonale XYZ.
Per migliorare la qualità dell'esame, è importante che il paziente rimanga il più fermo possibile durante la sua esecuzione.