Ipertensione polmonare
L’ipertensione polmonare è una condizione patologica caratterizzata da valori di pressione polmonare media ≥ 25 mmHg
a riposo rilevati al cateterismo cardiaco.
In base al meccanismo fisiopatologico e quindi emodinamico viene divisa in:
- ipertensione polmonare post-capillare che in genere comprende le patologie del ventricolo sinistro (es. valvulopatie, cardiomiopatie dilatative)
- ipertensione polmonare pre-capillare che in genere comprende le patologie dei vasi polmonari o del tessuto polmonare
La classificazione clinica, invece, ha lo scopo di raggruppare le diverse condizioni patologiche che possono determinare tale quadro emodinamico:
- Gruppo 1: ipertensione arteriosa polmonare, malattia veno-occlusiva polmonare e/o emangiomatosi capillare polmonare, ipertensione polmonare persistente del neonato
- Gruppo 2: ipertensione polmonare dovuta a patologie del ventricolo sinistro
- Gruppo 3: ipertensione polmonare da patologia polmonare e/o ipossia
- Gruppo 4: ipertensione polmonare da fenomeni trombo-embolici o occlusivi arteriosi polmonari
- Gruppo 5: ipertensione polmonare da meccanismi multifattoriali
Le forme più comuni sono quelle del gruppo 2 e del gruppo 3.
La prevalenza di tale patologia è di circa 97 casi per milione di abitanti con una predominanza nel sesso femminile rispetto al maschile.
I sintomi non sono specifici e sono spesso esacerbati dall’attività fisica nelle fasi iniziali della malattia, mentre nelle forme avanzate di malattia compaiono anche a riposo.
Essi comprendono dispnea da sforzo, stanchezza, angina e sincope.
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- la definizione di un percorso diagnostico personalizzato sulla base del possibile meccanismo fisiopatologico
- la corretta stratificazione del rischio
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Fonte: European Heart Journal (2016) 37, 67–119